POLITICA COMUNITARIA
Pack Energie-Clima
Adottato sotto il governo francese dell’Unione Europea nel 2008 per l’efficienza energetica e gli obbiettivi da raggiungere per i paesi Europei.
La regola dei tre 20
- - 20% di emissioni per 2020
- + 20% di rinnovabile nel consumo di energia finale
- + 20% di efficienza energetica
La regola dei tre 50
- - 50% di emissioni per 2050
- + 50% di rinnovabile nel consumo di energia finale
- + 50% di efficienza energetica
OBBIETTIVI : Meccanismi di Cooperazione
- Trasferimento Statistico : Un paese Europeo avendo un eccesso di energia provveniente delle rinnovabili può venderla a un altro paese Europeo.
- Progetti Communi : Co-finanziamento di un progetto Energia Rinnovabile che sarà profitevole per i due paesi partecipanti.
- Sostegno comune : Alcuni paesi Europei possono armonizzare il loro regime nazionale di sostegno.
Nel 2050 la popolazione sarà aumentata del 50%, il peso del nostro impatto sulle risorse sarà maggiore : le economie prosperose saranno quelle che riuscirono a produrre con meno risorse.
FRANCIA
Primo paese Europeo che ha portato i suoi obiettivi sul clima, l’energia e l’aria anche se rimangono alcuni conflitti :
- Bruciare legno inquina l’aria
- Una macchina piccola produce - CO2 ma + particole
Il Grenelle Environnement
La legge del 12 lulgio 2010 “incentivo nazionale per l’ambiente” rinforza il Pack riducendo ancora di più gli obiettivi previsti per 2020
Le Competenze Nazionali Francesi
Programma che stabilisce le orientazioni della politica energetica : Legge n° 2005-781 del 13 luglio 2005
- Controllo della domanda energetica
- Diversificazione del mix energetica
- Sicurezza dell’approvvigionamento
- Sviluppo della ricerca nel settore energetico
- Trasporti & Stoccaggio dell’energia
OBIETTIVI
- 23 a 24% emissioni carbonio per 2020 anche la Francia è dietro al 30% dei nostri vicini europei)
- Il 23% di rinnovabili nel conumo finale di energia
- Il 17% di migloramento in termine di efficienza energetica SENZA partecipare ai programma di cooperazione che permetterebero di unire gli sforzi nella produzione energetica via un altro paese della comunità.
Francia Natura Ambiente vuole che l’abbandono progressivo del piano nucleare si prepari con l’insieme degli attori della società civile.
ITALIA
Dopo la catastrofe di Fukushima, il referendum contro il nucleare (che prevedeva l’approvvigionamento del 25% dei bisogni elettrici) ha rimesso in questione la politica Italiana in materia di energia.
SEN (strategia energetica nazionale) : Scommettono sul gas& il rinnovabile.
Piano d’azione nazionale per le rinnovabili
Direttiva 2009/28/CE & art.3 alinea 1 del D.Lgs 93/2011
Piano d’azione per l’efficienza energetica
Direttiva 2006/32/CE & art.3 alinea 1 del D.Lgs 93/2011
Controllo energetico : Rinforzo delle misure di promozione delle energie rinnovaili
Decreto del 5 Maggio 2011
Il Ministero del sviluppo economico & minitro dell’ambiente & protezoine del mare : Stabilisce dei criteri per incentivare la produzione energetica verde e durevole.
Le Competenze Nazionale Italiane
- Installazione termiche & centrale di combustione di + di 300 MgW
- Installazione Eoliche off-shore
- Centri hydro-elettrici di + di 30 MgW
- Installazione destinate a ritenere o ammassare le acque a fini energetici in modo durevole con altezza superiore a 10 m o ammassando un volume oltre a 100.000 m3
- Linee Elettriche aeree con tensione oltre al 150 kV e superiore a 15 kms
- Linee Elettriche di cavi sotterranei con corrente alternativo, di + di 40 kilometri.
OBIETTIVI
- Il - 17% di emissioni carbonio per 2020
- Il 20% di rinnovabili nel consumo finale di energia
- Riduzione della dipendenza energetica grazie allo sfruttamento di varie risorse (Commissario ENEA Giovanni Lelli)
- Favorire gli investimenti in una nuova capacità produttiva nazionale
STRUMENTI NAZIONALI
Credito sviluppo sostenibile
Permette alle famiglie di dedurre dalle loro tasse (imposti) i lavori di miglioramento energetico sulla casa principale. Creato nel 2005, la misura prosegue fino al 2015.
Eco-prestito a tasso zero
Strumento incitativo spinto dalla legge delle finanze 2009 autorizzando il prestito (senza interesso) per finanziare i lavori di miglioramento energetico perché la propria casa sia “intelligente” (meno emissioni, meno riscaldamento etc..)
Certificati di economia energetica (CEE)
Creati dagli articoli 14 a 17 della legge n°2005-781 del 13 luglio 2005, stabiliscono le orientazioni della politica energetica (legge POPE) et riposano sull’obbligo di realizzazione di economia energetica imposta dall’amministrazione pubblica sui distributori di energia (chiamati gli obbligati). Attribuiti sotto condizioni particolare dal ministro.
Costruzione di 2000 km di vie ferroviere
Tassa generale sulle attività inquinante (TGAP)
Creata con l’articolo 45 della legge di finanza 1999 & sotto l’art. 266 delle dogane, quella misura si traduce secondo il concetto chi inquina, paga. Il seppellimento dei rifiuti diventa più oneroso del riciclaggio
Bonus ecologico
Stesso principio della TGAP, i veicoli che inquinano di più sono penalizzati, i veicoli economici vantaggiati.
Particolarità della licenza edilizia per le unità produttive di rinnovabili :
La licenza è una autorizzazione legata alle regole urbanistiche e che si basano sulle costruzione o lavori modificando l’uso del suolo. Nel caso delle installazioni di produzione, trasporto, distribuzione e stoccaggio di energie, la costruzione o la modificazione di un edificio è sottoposta ad una licenza edilizia che viene attribuita dal sindaco (licenza edilizia competenze « Comune »), salvo per le installazione di prod. Energetica non destinate al rogatore, in questo caso, la licenza è concessa dal prefetto del dipartimento (art R.422-2 del Codice dell'urbanismo, licenza edilizia di competenza « Stato »)
Il conto energia
Meccanismo per la promozione della produzione elettrica creata nel 2005 e rinforzata dal decreto ministeriale del 2007 (Ministero dello Sviluppo Economico (MSE), dell’ambiente, et della Protezione del Territorio e del Mare (MEPTM)
Certificati Verdi
Entrati in vigore dal 2001 in Italia, questo dispositivo si basa su di un sistema di quota produzione obbligatoria e sulla flessibilità dei produttori-importatori di energie rinnovabili.
Titoli intercambiabili sul mercato dell'elettricità premettendo di favorire la concorrenza (ma favorisce anche abusi).
Certificati Bianchi o Titoli di efficienza energetica
Stabiliti cinque anni prima della Francia, il sistema italiano dispone più informazione sull’interesso di avere una borsa dove si cambiano i certificati.
Le due legge italiane che hanno stabilito la liberalizzazione del mercato dell’elettricità e del gas naturale (16 marzo 1999 e 23 maggio 2000) obbligano i distributori che agiscono sui due mercati a realizzare delle economie di energia. Sono gestiti dall’autorità per l’energia elettrica e il gas, AEEG
STRUMENTI COMUNI ALLA FRANCIA E ALL’ITALIA
- La semplificazioni delle procedure amministrative, di autorizzazione e d’installazione
- Sostegno Fiscale a favore delle rinnovabili
- Campagne di sensibilizzazione
POLITICHE REGIONALI
In
Francia, non esistono costrizioni fiscali sulle collettività territoriali per
raggiungere gli obiettivi ma piutosto una ricerca perché le collettività
propongano piani di azione locali.
Gli
schema elaborati dai prefetti regione & presidente del consiglio
regionale erano aspettati all’inizio del 2012 (fine 2012 per le PCET
che sono nel processo di elaborazione). Obbligatori per le regioni,
dipartimenti, amministrazioni pubbliche di cooperazione
intercomunale (EPCI) et comunale di
+ di 50 000 abitante ossia 440 collettività.
Regionale
Schema
regionale del clima, dell’aria e dell’energia (SRCAE)
Infrarégional
Plan
Climatique énergie territorial (PCET)
Risaliti
a Parigi, gli schemi & piani sono studiati per essere assicurati che
corrispondono agli obiettivi 2020. In 2015 un adeguamento è previsto.
Lo scopo è tagliare le emissioni di CO2 ed i piani si declinano in 3
obiettivi
1.
Esemplarità (mostrare l'esempio)
2.
Attenuazione (ridurre le emissioni)
3.
Adattabilità (agire con ciò che abbiamo)
A
contare del 1 gennaio 2011, la collettività dipartimentale può istituire al
suo profitto una tassa locale sull'elettricità di cui il piatto è definito
all'articolo L. 3333-3 del codice generale delle collettività territoriali e
di cui le modalità di rimborso sono definite all'articolo L. 3333-3-1 dello
stesso codice.
"La
politica regionale Energia condotta dal 2006 ha permesso di sostenere 404
studi e 591 installazioni. Ciò che si è manifestato nel versamento di 65
milioni di euro di sovvenzioni, per 253 milioni di euro d’investimenti. Ha
anche evitato la produzione di 150.000 t di CO2 per anno” - Portale del
consiglio regionale
Il Livre Vert
detaglia l’esempio del PCET per la regione Parigina.
Le
politiche sono riviste dalle regioni in concertazione con l'ADEME ogni anno,
in funzione delle specificità regionali e dell'evoluzione delle politiche di
sostegno nazionale. I dispositivi di sostegno proposto nel quadro dei CPER
sono molto diverse.
|
In
Italia, la legge D.Lgs. 112/1998 a conferito alle regioni delle funzione
amministrativi per quanto riguarda l’approccio energetico riservato allo
Stato o delegato alle entità locali.
Legge
3/2001 ha modificato la ripartizione delle competenze e poteri nel
dominio delle rinnovabili
Stato
= Legislativo
Regione
= Amministrativo
Secondo
la riforma constituzionale del "Titolo Quinto", un nuovo ruolo è
stato attribuito alle regioni nel confidarele il potere legislativo al
livello nazionale per tutti tipi di energie.
Lo
stato rimane col diritto di legiferare sui principi generali (sicurezza
nazionale, connessione rete, gestione unificata delle domande ambientali)
L'Europa
anche, attraverso i test, accorda alle regioni poteri e dominio di
azione proprie, che non sono del dominio nazionale.
Lo
Stato non ha l’esclusività di tutella ambientale e di concorrenza
Le
regioni possono adottare delle legge e regolamenti oer definire le funzioni
amministratici non attribuibili alle città e province
Normative
Regionali
33
Schemi nazionali per le energie rinnovabili, Direttiva 2009/28/CE
Pianificazione
territoriale VS Panificazione Settoriale
Sovrapposizione
di competenze
La
legge. 10/1991 "Normativa per la realizzazione del piano energetico
nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e
di sviluppo delle risorse rinnovabili " ha introdotto il piano
energetico regionale : le Regioni programmano le intervenzioni, gestiscono le
competenze degli organismi locali e armonizzano le decisioni assunte a tutti
i livelli della pianificazione territoriale.
L'ARE
(Agenzia Regionale per l'energia) détaglia l'esempio del PTR della Liguria.
In
generale, le politiche régionali gestiscono:
-
Installazioni termiche oltre 150 MW
- Installazioni
Eoliche Terrestri con possibilità di partecipazioni
-
Installazioni di trattamento dei rifiuti di capacità superiore a 100 kV
|
STRUMENTI REGIONALI
FRANCIA
Sovvenzione Calore
Dedicate alle installazioni geotermiche addomestichi, caldaia a legno, reti di calore connessi alle energie rinnovabili e biomassa che producono + di 100 Tep/anno da cui le risorse si alzano a 1,2 M € per 2009-2013
Dedicati alle installazioni più piccole questo strumento permette la messa in opera delle politiche di panificazione e di competitività territoriale. È un documento per che lo stato e la Regione si impegnano sulla programmazione ed il finanziamento pluriennale di progetti importanti come la creazione di infrastrutture o il sostegno ai settori in sviluppo. Altre collettività (consigli generali, comunità urbane) possono associarsi a condizione che contribuiscano al finanziamento dei progetti che le riguardano.
Tariffa di Riscatto sulle produzioni verde: Voir tarifs de rachat EDF
Attività di Consiglio, informazione, campagna di sensibilizzazione ed incitamento al prestito edilizia nei punti info energia.
Piano Territoriale Regionale
Secondo la legge, il PTR rappresenta lo strumento fondamentale per tutto ciò che riguarda il piano di sviluppo del territorio e il coordinamento degli obiettivi ambientalisti propri alle regioni.
Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti
Definito dal decreto "Ronchi" del 1997, spiega i principi fondamentali da rispettare per quanto riguarda la gestione dei rifiuti come l'incitamento alla raccolta differenziata redurre il trasporto tra le unità di produzione e la soppressione dei rifiuti.
Piano di risanamento dell'aria & Riduzione Carbonio
Definisce le misure di miglioramento della qualità dell'aria come la riduzione del traffic stradale, la gestione delle industrie inquinanti eccetera..
Programma Regionale Edilizia Residenziale (2001 -2004)
L'obiettivo generale del Programma è lo sviluppo dei processi di finanziamento e riqualificazione del patrimonio di edifici esistenti nel contesto urbano e più particolarmente ambientale. Definito dalla legge 457/1978 e dal decreto legislativo n°112 del 31 marzo 1998
_____________________________________________________________________________
Si può notare che la Francia e l'Italia hanno modi diversi di funzionare in ciò che riguarda le loro politiche nazionali e regionali. Sebbene le due cugine si raggiungano su certe misure, l'ampiezza di azione delle regioni italiane permettono loro di essere più in grado di organizzarsi velocemente sui piani ambientali propri alle loro regioni senza passare per la Capitale. La forte centralizzazione francese rende le procedure di autorizzazione molto importante affinché le regioni possano agire in buona e dovuta forma. Il Bel Paese, sebbene più reattivo, rimanga con un’assenza totale di omogeneità a causa del loro sistema cavilloso. Questo può creare anche delle ingiustizie al livello delle regioni, purtroppo, le competenze Regionali sconfinano talvolta con le competenze nazionali. Questa sovrapposizione dei poteri può creare una forte disorganizzazione ed un piano generale che zoppica.
Aucun commentaire:
Enregistrer un commentaire