Luce sulle E.R

Le energie rinnovabili sono estratte da forze naturali come quella del sole, del vento, dell'acqua e della terra.
Queste risorse sono inesauribili, si oppongono alle risorse fossili il cui stock è lui, limitate.
La frontiera fra questi due tipi di risorse è a volta sfumata, come nel caso dei giacimenti di risorse geotermiche: il loro sfruttamento può farsi su una decina di anni mentre la loro ricostituzione si fa su un periodo ben superiore. È anche il caso dei giacimenti di torbe:
Combustibile fossile di età quaternaria, costituito da sostanza vegetale semicarbonizzata e satura d’acqua, che rappresenta il primo stadio di trasformazione della materia vegetale in carbone. Enciclopedia Treccani
I rifiuti dell'attività economica sono anche considerati come facendo parte dalle risorse di energie rinnovabili poiché possono essere inclini ad un utilizzo ad obiettivo energetico: i rifiuti dell'agricoltura possono essere convertiti in biocarburanti etc.…


La diversità di queste forze naturali può essere declinata in diverso tipo di energie rinnovabili: Biocarburante, pannelli solare, geotermia, idroelettricità ecc.… permettendo alle E.R di integrarsi in tutti i settori economici attraverso il mercato dei prodotti e servizi energetici.
La loro penetrazione può farsi attraverso la rete di distribuzione centrale (distributore d'elettricità nazionale) ma anche attraverso servizi privati : fornitori di caldaie privati, edilizia (costruzione di edifici “intelligenti„ ad efficacia termica per fare economie di riscaldamento e/o condizionamento d'aria), agenzie di consiglio energetico, cooperative cantonali per la produzione d'olio vegetale e biogas, sistemi indipendenti eolici etc..
Quest'approccio decentralizzato permette ai paesi in via di sviluppo la possibilità di fornirsi in elettricità senza passare per i giganti del petrolio o del nucleare? Non saranno costretti a costruite infrastrutture pesante necessarie per il buon funzionamento della rete petroliere / nucleare. Inoltre, queste regioni si vedrebbero rapidamente assorbite dai costi d'approvvigionamento.


Queste risorse inesauribili si iscrivono nel principio di sviluppo sostenibile:

Ma che cos'è lo sviluppo sostenibile ?


Lo sviluppo sostenibile è la gestione razionale delle risorse umane, naturali ed economiche che mira a soddisfare le necessità fondamentali dell'umanità. Implica molte condizioni: la conservazione dell'equilibrio generale, il rispetto dell'ambiente, la prevenzione dell'esaurimento delle risorse naturali, la diminuzione della produzione dei rifiuti e anche la razionalizzazione della produzione ed il consumo d'energia.
In realtà, questo concetto è sorto di due constatazioni: la rottura nord-sud e la ricerca di uno sviluppo umano, come pure la crisi ecologica accompagnata dall'urgenza di salvaguardare l'ambiente.
Lo sfruttamento delle risorse fossili come la combustione di carbone, di gas e di petrolio, emette gas a effetto serra responsabili del riscaldamento climatico. Le risorse rinnovabili al contrario ne emettono zero.

Inoltre, il loro sfruttamento non è riservato ad un piccolo numero di paesi come è il caso con lo sfruttamento del nucleare.


Tuttavia, benché la crescita del sfruttamento e dell' utilizzo delle E.R registrato di in questi ultimi anni sia significativa, non si deve dimenticare che la loro penetrazione è difficile: l'investimento masivo nelle energie fossili nel corso degli anni precedenti e nel nucleare è molto importante e troncare questi contributi di energie a profitto di energie pulite non si fa così veloce.


Nel futuro, lo sviluppo delle energie rinnovabili passerà, nei paesi in via di sviluppo, per la sostituzione del consumo “selvaggio" di biomassa non commerciale con forme moderne e razionali d'utilizzo della biomassa e d'altre risorse rinnovabili locali. Nei paesi industrializzati, questo sviluppo è dependente delle politiche a grande scala per il consumo delle risorse rinnovabili, connettendo le nuove strutture alla reta di commercializzazione e di distribuzione dei prodotti e dei servizi energetici.
Ci vuole riuscire a creare “cerchi virtuosi": l'aumento delle serie permette di diminuire i costi, dunque di allargare i mercati accessibili e, a termine, ottenere una redditività economica.