La Francia è dipendente al 50%, grazie all'apporto nucleare, strategia che gli ha permesso di avere una situazione privilegiata di fronte ai suoi vicini Europei.
l'Italia invece è dipendente al 85% : E' salita dal Nucleare nel 1987 dopo Tchernobyl con un referendum che ha condotto all'abbandono di questa risorsa.
l'Italia invece è dipendente al 85% : E' salita dal Nucleare nel 1987 dopo Tchernobyl con un referendum che ha condotto all'abbandono di questa risorsa.
Il paradosso è che comunque la sta usando.... ma la sta pagando piu caro ! perchè la compra dai Francesi.
Un anno doppo quella decisione Italiana, EDF ne approfitta per firmare un accordo a lungo termine con ENEL affine di compensare le perdite energetiche Italiane dovute alla salita del nucleare.
Poi, nel 1995, nasce il primo progetto di collaborazione EDF/EDISON per la costruzione di centrali a Piombino e Taranto.
LE DINAMICHE DI MERCATO ENERGETICO
Secondo il piano comunitario, il Mercato dell'Energia Italiano è stato liberalizzato dal Decreto Bersani del 99, per incentivare la concorrenza nel Paese e poter affrontare la domanda.
Invece la Francia non lo vede così e fa di tutto per non aprirsi alla concorrenza.
Nel 2006 l'Assemblea Nazionale vota una legge che permette di fare appello al diritto interno francese per salvaguardare il controllo statale del settore.
LA NON-RECIPROCITA
La mossa di EDF verso l'Italia : La Polemica
Presente dal 2011 in Italia con l'acquisto del 18% di Italenergia, EDF non rappresenta solo un'azienda produttrice di energia, ma è controllata dallo stato, gli italiani vedono attraverso quest'ultima, "l'invasion dello stato francese" in Italia. In addizione, la Francia non giocca in modo coretto nel non aprirsi alla concorrenza e stabilisce le propri regole senza tener conto di quelle Europee. Per questa ragione, il ministro dell'epoca adottò un decreto bloccando i voti di EDF nell'EDISON.
La maggior differenza tra l'istituzione Francese EDF e la tradizionale azienda Italiana EDISON è che lo Stato Francese controlla EDF invece, EDISON può controllare (o vero sia influenzare) lo Stato Italiano.
LA NON-RECIPROCITA
La mossa di EDF verso l'Italia : La Polemica
Presente dal 2011 in Italia con l'acquisto del 18% di Italenergia, EDF non rappresenta solo un'azienda produttrice di energia, ma è controllata dallo stato, gli italiani vedono attraverso quest'ultima, "l'invasion dello stato francese" in Italia. In addizione, la Francia non giocca in modo coretto nel non aprirsi alla concorrenza e stabilisce le propri regole senza tener conto di quelle Europee. Per questa ragione, il ministro dell'epoca adottò un decreto bloccando i voti di EDF nell'EDISON.
La maggior differenza tra l'istituzione Francese EDF e la tradizionale azienda Italiana EDISON è che lo Stato Francese controlla EDF invece, EDISON può controllare (o vero sia influenzare) lo Stato Italiano.
L'ASSE NUCLEARE FRANCO - ITALIANO
Nel 2005, il ministro Italiano delle attività produttive Claudio Scajola, e il ministro dell'industria Francese François Loos firmano un accordo sul nucleare e sull'energia in generale abilitando ENEL ad entrare per la prima volta nel mercato Francese e ricuperare il 35% dell'impresa Francese SNET (Società Nazionale di elettricità e termica). Quell'ultima era la condizione perché EDF abbia il diritto di votare nell'Edison.
Eppure, nel 2009, un accordo è stato firmato da Silvio Berlusconi e Nicolas Sarkozy e poi dall'Enea e dal Cea per una collaborazione nel dominio del Nucleare che doveva tradursi per l'acquisto di 4 Centrali Nucleari Francesi nel 2014. Ma con la seconda catastrofe Nulceare di Fukishima nel 2011, gli Italiani non vogliono più tornarsi verso quella risorsa : "Mai Più".
Roma, che prevedeva portare 25% di consumo Nucleare nel fabbisogno Italiano fino 2030, deve ripensare alla sua strategia energetica.
Come fare ?
- Incrementare la dipendenza energetica nel consolidare le relazioni straniere e importare gas dall'estero (Libia, Algeria, Russia)?
- Investire nelle tecnologie sostenibile ?
- Sviluppare l'efficienza energetica nell'edilizia
- Rinforzare le tecniche di rigassificazione del GNL 'gas nazionale liquido'
Evoluzione della parte dell'energia nel PIL nazionale (Eurostat) |
Le Partecipazioni Francesi in Italia nel Settore Energetico
TOTAL ha investito 1.300 milione di Euro nel progetto 2008-2012 di estrazione-produzione petrolifera di TEMPA ROSSA in Basilicata.
GDF SUEZ, Numero 2 sul mercato regolato, Grazie alla Joint-venture stabilita con il comune di Roma nel 2002. Numero 1 nei servizi dell'acqua per la sua cessione a ENI dell'operatore Belga Distrigaz.
GDF collabora anche con Camfin (Settore energetico della Pirelli) e Italcogim.
EDF è azionista al 47% di Edison (7 Miliardi di Euro), Terzo sul mercato dietro ENEL e ENI.
Collabora con SOGIN attraverso un contratto di gestione del Plutonium Italiano.
TOTAL ha investito 1.300 milione di Euro nel progetto 2008-2012 di estrazione-produzione petrolifera di TEMPA ROSSA in Basilicata.
GDF SUEZ, Numero 2 sul mercato regolato, Grazie alla Joint-venture stabilita con il comune di Roma nel 2002. Numero 1 nei servizi dell'acqua per la sua cessione a ENI dell'operatore Belga Distrigaz.
GDF collabora anche con Camfin (Settore energetico della Pirelli) e Italcogim.
EDF è azionista al 47% di Edison (7 Miliardi di Euro), Terzo sul mercato dietro ENEL e ENI.
Collabora con SOGIN attraverso un contratto di gestione del Plutonium Italiano.
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